Gres è sinonimo di gres porcellanato? Il gres porcellanato e le piastrelle sono la stessa cosa? Che differenza c’è tra ceramica, gres, piastrelle, gres porcellanato, monocottura e laminato?
Sono le parole che ci permettono di esprimere idee, desideri, concetti ed emozioni: per questo un corretto uso delle terminologie è fondamentale per dialogare e per comprendersi non solo nelle relazioni private, ma anche in quelle professionali. Per cercare di fare chiarezza su alcuni concetti confusi, abbiamo deciso di spiegare il significato di termini che, per chi lavora come noi nel mondo delle ceramiche, sono di fondamentale importanza.
Ceramica
Il termine ceramica deriva dal greco antico Kéramos che significa argilla. Indica un materiale inorganico che, duttile allo stato naturale, diventa rigido e stabile dopo la fase di cottura. Oggi giorno, la ceramica è composta da diversi materiali quali argille, feldspati, sabbia silicea, ossidi di ferro, allumina e quarzo.
Le ceramiche si possono distinguere in due tipologie principali:
- Le ceramiche a pasta compatta. Questa tipologia di ceramica che include il gres e le porcellane, è dotata di buone doti di impermeabilità ai gas e ai liquidi, ha una bassissima porosità e è altamente resistente.
- Le ceramiche a pasta porosa. Terraglie, maioliche e terrecotte rientrano in questa categoria di ceramica, hanno una pasta più tenera e assorbente e sono decisamente meno resistenti.
Gres o Gres Porcellanato
Il gres porcellanato, o gres, è nato in Italia, probabilmente nella zona di Sassuolo all’inizio del 1900. Con l’avvento delle prime fabbriche dedicate al mondo della ceramica, la ricerca di un nuovo materiale di rivestimento che sapesse essere bello e resistente ha portato alle prime produzioni di gres, poi perfezionate nel corso degli anni (qui è possibile approfondire la storia completa di questo materiale).
Il gres porcellanato è quindi un materiale della casa delle ceramiche, risultato di un complesso piano di lavorazione che mischia argille ceramiche, feldspati, caolini e sabbia per creare una miscela che viene cotta a elevatissime temperature (tra i 1150 e i 1250 gradi).
Monocottura
La monocottura è una tipologia di procedimento impiegato nelle industrie ceramiche che prevede di sottoporre a una sola cottura piastrelle per pavimentazioni e per rivestimenti. La monocottura è quindi una pratica di cottura che consente di ottenere un materiale particolarmente resistente, caratterizzato da scarsa porosità.
Piastrelle
Figlie moderne delle cementine, le piastrelle, le mattonelle e le pianelle sono tre sinonimi usati per descrivere gli elementi architettonici che rivestono le superfici di pavimenti e muri sia come rifinitura che come abbellimenti artistici. Indipendentemente dalla forma (quadrata, rettangolare, esagonale…) e dal formato ( 15x15cm, 15×20 cm, 20×20 cm…), la piastrella può essere realizzata in materiali diversi come la graniglia, il marmo, la ceramica e il gres porcellanato.
La piastrella è quindi il nome di un oggetto, indipendentemente dalla sua composizione tecnica e materica.
Laminato
Il laminato è un materiale plastico ottenuto attraverso processi di laminazione e utilizzato per diversi scopi nell’ambito dell’arredamento. Il termine laminato indica anche un foglio ottenuto pressando vari strati di carta impregnata con resine fenoliche e melamminiche. Il laminato è considerato un materiale meno ecologico, sostenibile e resistente del gres porcellanato, senza contare che ne esistono meno varianti e la resa estetica è più artificiale.