Il gres porcellanato è un materiale così meraviglioso che può essere tranquillamente considerato arte. Analizzando gli 8 principi che, secondo Art and The cities, si ripetono in tutto ciò che viene riconosciuto come artistico, in questo articolo avevamo visto come il movimento, l’unità, l’armonia, la varietà, l’equilibrio, il contrasto, la proporzione e il pattern siano elementi già presenti anche nel gres porcellanato.
Sebbene qualche volta tra il dire e il fare ci sia di mezzo il mare, tra il gres porcellanato e l’arte c’è di mezzo solo qualche chilometro: quelli che separano Sassuolo da Reggio Emilia. Questi 25 km, infatti, non hanno ostacolato la nascita della prima opera d’arte realizzata su grandi lastre in ceramica.
“Curiosa Meravigliosa” è un’opera d’arte pubblica permanente realizzata da Joan Fontcuberta, un artista catalano che ha unito l’arte della fotografia con la produzione – tipica emiliana – del gres porcellanato. Il comune di Reggio Emilia ha scelto di affidare la produzione e l’installazione dell’opera al re del gres porcellanato: Marazzi.
Marazzi, da sempre impegnato a sostenere l’arte (ve ne avevamo parlato anche qui) è riuscito nell’impresa di immortalare il proprio gres porcellanato sui muri del Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, a dimostrazione della resistenza del gres alle interperie. L’opera d’arte ha avuto inizio con una selezione fra più di 12 mila fotografie inviate dai cittadini e dalle cittadine reggiane sui temi della curiosità e della meraviglia, unite a una serie di scatti provenienti dall’archivio fotografico del museo. Questo insieme di fotografie sono state ricombinate digitalmente dall’artista per comporre una grande immagine che ricorda il maestoso pavone conservato nella collezione Vallisneri.
Questo “documento-monumento” è formato da 30 lastre di 120×240 in gres porcellanato Marazzi caratterizzato da foto-impresse, a dimostrazione di come il gres sia un materiale versatile, elegante, durevole e altamente resistente al tempo e all’usura (l’opera d’arte è situata nel muro esterno del Palazzo dei Musei).
È proprio Joan Fontcuberta a definire la sua opera come documento-monumento:
“Mi piace considerare questo tipo di lavoro come un “documento-monumento”. “Documento” perché è una sorta di radiografia di una società e di una cultura; “Monumento” perché testimonia il trascorrere del tempo. Nel giro di poche generazioni la “Curiosa Meravigliosa” sarà percepita come una capsula collettiva della memoria”.
Curiosa Meravigliosa è considerata un’opera di co-creazione: unendo gli scatti dei reggiani, il gres Marazzi, le fotografie dei musei e il genio dell’artista, il pavone comunica una bellezza storica e moderna, giovane e antica, solida e leggera.
È chiaro che questa maestosa opera (è alta più di 16 metri!) è solo l’inizio dell’arte sul gres porcellanato. Joan Fontcuberta, infatti, ha dichiarato:
“Aver visitato lo stabilimento di Marazzi, durante la produzione e la stampa delle lastre in gres porcellanato, mi ha dato spunti per progetti futuri, più ambiziosi”
(qui potete trovare maggiori informazioni).
Non ci resta che aspettare la prossima meraviglia del gres porcellanato che, ora appare evidente, unirà sempre di più la qualità di una costruzione solida, igienica e resistente, con l’esclusiva bellezza dell’arte. Se, nel frattempo, vi piacerebbe comprendere meglio il mondo del gres di Marazzi, qui potete fare uno strabiliante tour virtuale.